Italia secondo fornitore di macchinari per la ceramica in India

L’Italia è il secondo fornitore di macchinari per ceramica in India con una quota del 13,98% del totale delle importazioni in India tra gennaio e novembre 2022 e una crescita del 26,41% vs il 2021. ICE, in collaborazione con ACIMAC (Confindustria), ha organizzato l’unico Padiglione nazionale straniero presente nella fiera, con 15 aziende Made in Italy.
La manifestazione si svolge nel principale bacino dell’industria ceramica del paese e costituisce il principale appuntamento nell’area asiatica per il settore delle macchine lavorazione ceramica e laterizi, in un Paese come l’India che dopo la Cina è il 2° produttore mondiale di piastrelle di ceramica e il 3° più grande consumatore.

 

Fonte: ICE – Italian Trade Agency; LinkedIn

Mappa dei rischi Sace 2023

La mappa dei rischi di SACE segnala uno stato di fragilità che rallenta l’attività economica globale e il commercio internazionale.

Il mappamondo interattivo di SACE presenta i profili di rischio per le imprese che esportano e investono in 194 mercati esteri. Il set di indicatori utilizzato dagli analisti valuta:

  • il rischio di credito
  • il rischio politico
  • aspetti di sostenibilità (cambiamento climatico, transizione energetica).

L’analisi evidenzia una generale stabilità del quadro dei rischi di credito globali, nonostante le circostanze geopolitiche avverse.

rischi politici peggiorano in un contesto globale fortemente polarizzato da elementi di natura geopolitica, in particolare nella componente di violenza politica.

Peggiorano i rischi climatici, ma migliorano gli indicatori di transizione energetica.

L’analisi assegna a ogni Paese, per ciascun indicatore, un punteggio da 0 a 100 (0 rischio minimo, 100 rischio massimo).

 

Rischio di credito

Si tratta del rischio che la controparte estera (sovrana, bancaria o corporate) non sia in grado o non sia disposta a onorare le obbligazioni derivanti da un contratto commerciale o finanziario. Dei 194 Paesi analizzati, in 57 il livello di rischio diminuisce, 72 Paesi restano stabili, mentre in 65 aumenta.

Le principali geografie avanzate presentano un profilo creditizio invariato con Germania e Francia (stabili rispettivamente a 18 e 23). Migliora il profilo di Portogallo e Grecia (rispettivamente a quota 42 e 66). Con l’ingresso nell’Unione monetaria europea, la Croazia migliora lo score del credito.

In Medio Oriente, i Paesi produttori di commodity dell’energia hanno beneficiato dell’aumento dei prezzi, con ricadute positive sulle finanze pubbliche, come Arabia Saudita (32), Emirati Arabi Uniti (36) e Oman (62).

In Africa, aumentano gli score in Ghana (88), Etiopia (93) e Kenya (81). L’Egitto (83) vede peggiorare il proprio score a causa dell’impatto della guerra sull’approvvigionamento di materie prime agricole, malgrado le esportazioni energetiche, così come Nigeria (85) e Sudafrica (67). In Tunisia (92) si registra un peggioramento della situazione economica in tutti i comparti.

In Europa emergente e CSI il rischio di credito risente della pesante escalation della crisi russo-ucraina. In difficoltà la Romania (58) gravata da un più costoso import energetico.

In Turchia (84) il ripetuto taglio dei tassi di interesse e l’inflazione sopra l’80% hanno causato una perdita di fiducia degli investitori internazionali con conseguente downgrade da parte di tutte le agenzie di rating.

In Asia grazie al progressivo consolidamento fiscale e a una robusta crescita economica l’India (60) figura tra i best performer dei principali mercati globali. Migliorano Vietnam (67), Taiwan (23) Malesia (35) e Indonesia (54). I rischi bancari e corporate sono in aumento in Thailandia (60) e Cina (50) caratterizzati da un elevato livello di debito privato. Corea del Sud (21) e Filippine (50) beneficiando di ampie risorse pubbliche hanno saputo affrontare le sfide causate dal protrarsi della guerra in Ucraina.

In America Latina proseguono con una buona performance di crescita Brasile (55) e Messico (44). Anche l’Argentina (81) nonostante un quadro politico ed economico incerto vede un miglioramento della propria dinamica debitoria.

 

Rischio politico

Gli indicatori di rischio politico, guerra, disordini civili e violenza politica, esproprio, violazioni contrattuali, restrizioni al trasferimento e alla convertibilità valutari, fotografano un peggioramento. Dei 194 Paesi analizzati, 35 migliorano, 71 sono stabili e 88 peggiorano.

Nell’Europa emergente e CSI, il conflitto ha aumentato il rischio in Russia, Bielorussia (entrambe a 97), nell’Est d’Europa e nella regione del CSI e ha contribuito a riacutizzare le tensioni già presenti in Kosovo (71), Serbia (50), Moldavia (64), Bosnia (66), Azerbaijan (59) e Armenia (65).

In Africa, si vedono gli effetti della mancanza di materie prime alimentari e delle proteste sociali come in Tunisia, Egitto e Nigeria (dove aumentano gli score rispettivamente a 76, 71 e 84). Negli ultimi due anni, in alcuni Paesi dell’Africa Subsahariana si è assistito a diversi colpi di stato – in Ciad (81), Guinea (85), Mali (85) e Burkina Faso (77) – e a continui scontri tra governo e ribelli in Etiopia (90), Repubblica Democratica del Congo (86) e Rwanda (52). In peggioramento anche il Sudafrica (53). Migliora l’Algeria (61) che ha incrementato le proprie entrate in valuta in seguito alla ridefinizione delle forniture energetiche globali.

Migliorano le economie del Golfo, EAU (21), Arabia Saudita (41) e Oman (44).

In America Latina si fanno sentire le disuguaglianze sociali e territoriali: in Colombia (50), Brasile (50) con le recenti contestazioni elettorali e Perù (47) scosso da episodi di violenza politica sempre più ricorrenti e intensi.

Diversamente in Asia il quadro rimane relativamente più stabile, ma non vanno trascurate le perduranti e crescenti tensioni tra Cina (41) e Taiwan (20).

 

Transizione energetica e cambiamento climatico

Il set di indicatori sviluppato da SACE insieme a Fondazione Enel comprende un indicatore di rischio di cambiamento climatico a cui si aggiungono due campi di analisi: il benessere sociale (demografia, uguaglianza, salute, istruzione e lavoro) e la transizione energetica, che misura lo stato di avanzamento della riconversione verso un nuovo mix energetico quale fattore di resilienza.

Gli indicatori di transizione energetica, mostrano un parziale miglioramento trainato dalle rinnovabili. Europa, America Latina e Asia, trainata dalla Cina, si confermano le aree di maggiore crescita nelle rinnovabili. In avanzamento anche Stati Uniti e Canada. Il Brasile rientra tra i Paesi più virtuosi su scala globale grazie al sostanziale contributo dell’idroelettrico e all’espansione del solare.

Gli indicatori di rischio climatico presentano un peggioramento nell’ultimo anno, seppure con alcune differenze dal punto di vista geografico.

L’Asia è la più esposta al rischio di fenomeni naturali avversi a causa di temperature in aumento due volte più rapidamente rispetto alla media globale. Le geografie con il più alto indice di rischio climatico dell’area sono India (94), Bangladesh (96) Pakistan (78) e le Maldive (83). Fenomeni di estrema siccità hanno interessato la Cina (99) nei mesi estivi del 2022 danneggiando la produzione agricola e causando una crisi energetica, con ripercussioni sulla produzione industriale.

Anche l’Africa Subsahariana riporta un cospicuo aumento degli indicatori di rischio climatico, con dinamiche differenti. Eventi alluvionali hanno colpito il Sudafrica (84), la Nigeria (82), Burkina Faso (80), Camerun (38), Ciad (83), Mali (77), Niger (97), causando 1,3 milioni di sfollati. Al contrario, in Etiopia (86), Kenya (96), Somalia (86) e Tanzania (77) la siccità si protrae dal 2020 e gli score sono in aumento. La siccità è il principale fattore di rischio climatico anche in Egitto (32), Tunisia (32) e Marocco (37) che hanno riportato un incremento dei punteggi per la scarsità idrica. Eventi climatici estremi mettono inoltre a repentaglio la sicurezza energetica, come in Repubblica Democratica del Congo (76), Etiopia, Uganda (69), Zambia (93) e Mozambico, che producono oltre tre quarti della propria energia tramite idroelettrico.

In America Latina si registra un livello non particolarmente elevato di rischio. Honduras (84), Guatemala (81), Nicaragua (70), Costa Rica (67) ed El Salvador (66) fanno parte di una lunga fascia territoriale colpita da siccità ricorrenti e prolungate, a volte interrotte da fenomeni piovosi estremi.

 

FonteSACE

Nautica italiana da record negli USA

La nautica italiana da record negli USA! Nel 2022 le vendite crescono del 30% raggiungendo i 575 milioni di dollari e il 14% della quota di mercato. Ottimi risultati già nel 2021 quando il settore nautico italiana era al 2° posto nella classifica degli importatori in USA con 441,4 milioni di dollari.
Negli USA la spesa totale per la nautica da diporto ha raggiunto un massimo di $56,7 miliardi nel 2021, con un aumento del 12,7% rispetto al 2020 (fonte NMMA): numeri che confermano l’importanza di continuare ad investire in questo mercato, in quanto a fine 2022 i margini di crescita per i prodotti italiani sono ancora elevati in alcuni stati importanti come Florida ($493 milioni), New York ($38 milioni) e Michigan ($11 milioni).
In occasione del  MIBS-Miami International Boat Show, uno dei più grandi saloni nautici al mondo, insieme all’omonimo Boat Show di Ft Lauderdale e al nostro Salone Nautico di Genova, ICE – nell’ambito dell’ampliamento delle strategie di mercato nel mercato statunitense e in collaborazione con Confindustria Nautica UCINA CN – organizza per la prima volta una partecipazione collettiva di sette aziende ed una lounge dedicata al Salone Nautico di Genova.

Fonte: ICE – Italian Trade Agency; LinkedIn

Nasce l’Area Comunicatori di Manageritalia Executive Professional, la nuova casa per i professionisti della comunicazione

Milano, 23 febbraio 2023. Un’area di rappresentanza, informazione e formazione professionale per valorizzare l’intera categoria. Con queste prerogative e finalità nasce l’Area Comunicatori all’interno di Manageritalia Executive Professional che estende così il proprio ambito di specializzazione e rappresentanza delle Alte Professionalità.

La nuova area sarà coordinata da Rita Palumbo, professionista che da anni si occupa del settore. L’obiettivo è quello di valorizzare il ruolo e la specificità di una figura professionale sempre più cruciale per le imprese, in un contesto segnato da profondi cambiamenti soprattutto sul fronte delle competenze, garantendo la giusta rappresentanza ad un comparto professionale che produce valore per il Sistema Italia.

“La comunicazione – afferma Rita Palumbo – è un asset strategico che incide sulla reputazione, sulla credibilità e sull’autorevolezza dell’impresa. È un’attività che esige competenze definite e certificate. Con Manageritalia Executive Professional Area Comunicatori sarà avviato un percorso di informazione, sensibilizzazione e rappresentanza per dare l’adeguato riconoscimento ad una categoria di alte professionalità, quella del Comunicatore professionale, che crea valore economico e culturale per l’intero Sistema Paese.”

Dare voce ad oltre 30mila comunicatori che operano in Italia, diffondere la cultura della Comunicazione presso istituzioni e business community, valorizzare ruolo e funzioni del Comunicatore professionale, offrire progettualità e opportunità di lavoro ai 10mila giovani che ogni anno si laureano nelle Facoltà di Scienze della Comunicazione, creando “lavoro di valore”. Sono alcune delle ragioni prioritarie che danno senso e specificità alla nascita dell’Area Comunicatori di Manageritalia Executive Professional.

Un percorso che parte dall’introduzione di una specifica norma UNI sul tema, di cui la stessa Rita Palumbo è stata fautrice, e che si avvale della collaborazione e del dialogo con le principali organizzazioni di rappresentanza del mondo della comunicazione.

“La creazione dell’Area Comunicatori e la nomina di Rita Palumbo come coordinatrice – dice Carlo Romanelli, presidente Manageritalia Executive Professional – continua il percorso avviato con i Comunicatori d’Impresa per offrire una rappresentanza sempre più ampia e profonda a questo importante segmento delle Alte Professioni in Italia. Anche per loro vogliamo essere la “casa”, per diffondere e affermare i loro valori e contenuti, le prospettive e i diritti. Come facciamo già per gli Executive Professional e faremo per altre alte professionalità”.

“Non resta che seguirci nella nostra attività – conclude Romanelli – informarsi per conoscere i tanti vantaggi di far parte di questa casa comune, condividere alcuni aspetti dello sviluppo professionale e fruire di servizi e opportunità di valore”.

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Manageritalia www.manageritalia.it (Federazione nazionale dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato) rappresenta dal 1945 a livello contrattuale i dirigenti del terziario privato e dal 2003 associa anche quadri ed executive professional. Offre ai manager rappresentanza istituzionale e contrattuale, valorizzazione e tutela verso la politica, le istituzioni e la società, servizi per la professione e la famiglia, network professionale e culturale. Promuove e valorizza il ruolo e il contributo del management allo sviluppo economico e sociale. Oggi Manageritalia associa oltre 38.000 manager. La Federazione è presente sul territorio nazionale con 13 Associazioni e una dedicata agli Executive Professional, che offrono un completo sistema di servizi: formazione, consulenze professionali, sistemi assicurativi e di previdenza integrativa, assistenza sanitaria ai manager e alla famiglia, iniziative per la cultura e il tempo libero. Manageritalia associa oggi oltre 38mila manager.

Mercati in tempo reale: +19,9% dell’export

Mercati in tempo reale: il 2022 si chiude con un +19,9% dell’export e un +36,5% dell’import.
La crescita dell’export in valore è trainata in particolare dai beni di consumo non durevoli e dai beni intermedi, mentre quella più marcata dell’import dai maggiori acquisti di prodotti energetici. Consulta tutti i dati del 2022 per paese e settore nel nuovo numero.

Fonte: ICE – Italian Trade Agency; LinkedIn

Nuovo presidente ICE: Matteo Zoppas

“Assumo questo nuovo incarico con entusiasmo nel portare la mia esperienza al servizio del Paese”, ha affermato il Presidente Zoppas subito dopo la sua nomina. “In un momento internazionale particolarmente incerto come quello attuale la proiezione estera delle aziende italiane è ancora più importante. Far leva sui mercati esteri portando alla loro attenzione le eccellenze produttive delle nostre piccole e medie imprese, accrescere il numero di imprese esportatrici, il valore dell’export e l’afflusso di capitali esteri è essenziale per accelerare la crescita del nostro Paese. Tutto ciò in stretto raccordo con la Farnesina, il ministero delle Imprese e del Made in Italy e tutto il Governo. Ringrazio sentitamente il presidente uscente Carlo Maria Ferro per il buon lavoro fino ad oggi svolto”.

Italia 9° esportatore mondiale di farmaceutici

L’Italia è il 9° esportatore mondiale di farmaceutici e oltre l’85% della produzione è destinata ai mercati esteri.
Siamo un importante partner commerciale degli Emirati Arabi Uniti che nei primi 9 mesi del 22, hanno importato 76 milioni di euro di dispositivi medici e prodotti farmaceutici italiani.
ICE ha partecipato con 160 aziende alla 48 edizione di Arab Health, uno degli appuntamenti più importanti nel settore medicale a Dubai. Economia Circolare e Sostenibilità i focus attorno ai quali l’Italia è stata protagonista – infatti, oltre ad aver ridotto i consumi energetici delle industrie farmaceutiche del 44% negli ultimi 10 anni, l’Italia è leader in Europa per l’uso razionale delle risorse naturali, l’uso efficiente delle risorse nei processi produttivi, gli acquisti ecologici e per un programma di gestione sostenibile dei rifiuti.

 

Fonte: ICE – Italian Trade Agency; LinkedIn

Italia e Sudan: si rafforzano i legami commerciali

Si rafforzano i legami commerciali tra Italia e Sudan. Siamo il 4° destinatario dell’export del Sudan e il 2° fornitore UE dopo Germania, con uno stock di IDE di oltre 40 milioni di euro.
I principali settori dell’export 🇮🇹 in Sudan sono:

  • mezzi per agricoltura
  • pompe idrauliche
  • motori generatori e trasformatori elettrici
  • infrastrutture

Tra quelli emergenti primeggiano le energie rinnovabili e il solare.
ICE e l’Ambasciata d’Italia in Sudan hanno organizzato un padiglione Italia alla 40 edizione della Fiera Internazionale di Khartoum, principale vetrina imprenditoriale e commerciale del Paese.
Inoltre è stata aperta presso l’Ambasciata un’antenna dell’Agenzia ICE dedicata alla meccanica strumentale, per aiutare le imprese italiane a cogliere, non appena il contesto politico lo permetterà, tutte le opportunità di business che il Paese potrà offrire al Sistema Italia.

Fonte: ICE – Italian Trade Agency; LinkedIn

Iraq: crescono gli scambi commerciali italiani

Crescono gli scambi commerciali italiani con l’Iraq, mercato di sbocco per i nostri prodotti metalmeccanici, elettrici ed elettronici.
Da gennaio a settembre 2022 le esportazioni italiane verso l’Iraq hanno registrato un +13,1% con oltre 526 mln di euro mentre le importazioni sono state di 3.970 mld, pari a un +74,9%.
Il Made in Italy è riconosciuto come sinonimo di alta qualità.
Al momento le maggiori opportunità di business per le aziende italiane sono nei seguenti settori: costruzioni, infrastrutture, energie rinnovabili, smaltimento rifiuti, tessile/abbigliamento, alimentari/bevande, farmaceutica e apparecchi elettrici.

 

Fonte: ICE – Italian Trade Agency; LinkedIn

Paesi Bassi: prodotti bio in crescita

Prodotti biologici in crescita costante nei Paesi Bassi, in 5 anni + 23,4%.
In aumento anche i ricavi, nel 2021 pari a 921,8 milioni di euro, che registrano +3,8% rispetto all’anno precedente.
Il negozio fisico rimane la prima scelta per i consumatori (88,9%), mentre attraverso il canale e-commerce nel 2021 sono transitati il 10,7% degli acquisti.
ICE, per supportare il settore biologico italiano, ha partecipato con un suo padiglione e 14 aziende del Made in Italy a BIOBEURS 2023, la prestigiosa fiera riservata ai professionisti, che si è tenuta a Den Bosch a gennaio.

 

Fonte: ICE – Italian Trade Agency; LinkedIn