Tik Tok: i trend del 2024

Nel report annuale di Tik Tok del 2024 ( What’s next 2024 trend report) sono state annunciate le previsioni sulle tendenze dell’anno, offrendo agli esperti di marketing conoscenze chiave sui desideri e le esigenze in evoluzione della nostra community per configurare l’anno che sta iniziando.

Nel 2024, la community di TikT ok favorirà lo sviluppo di una mentalità trasformativa, che viene definita ‘coraggio creativo’. I brand che dimostrano coraggio creativo su TikTok, forti di un mix di curiosità, immaginazione, vulnerabilità e audacia, saranno quelli che costruiranno connessioni più profonde con la community. Trasformare il coraggio creativo da manifestazionie occasionale a presenza quotidiana nei propri comportamenti e strategie sarà la chiave per il salto di qualità su TikTok. I brand che otterranno maggior successo susciteranno sempre più spesso curiosità globali, rivoluzioneranno gli archi narrativi tradizionali e renderanno più profonda la fiducia con il loro pubblico.

“Nel 2023 la nostra community, forte di oltre un miliardo di persone, è entrata costantemente su TikTok per trovare senso di comunità, sorpresa e divertimento”, dichiara nella nota Sofia Hernandez, Global Head of Business Marketing di TikTok. “In un’epoca in cui la narrazione è diventata prevedibile, TikTok mette in vetrina una creatività che supera il classico schema di inizio, maturità e fine. Nel 2024 vedremo la community di TikTok valorizzare questo aspetto come mai prima. Grazie a un mix di curiosità, immaginazione, vulnerabilità e audacia, il coraggio creativo pervaderà la nostra vita quotidiana”.

Nella redazione del rapporto, gli analisti di TikTok si sono concentrati sulle tendenze più attuabili e durature, con una preferenza per i ‘segnali di tendenza’, cioè quei modelli di contenuto che evidenziano comportamenti e interessi emergenti, che i brand possono sfruttare per dare forma alla loro content strategy a lungo termine.

Questi segnali si possono suddividere in tre categorie:

  1. Suscitare curiosità
  2. Innovare la narrazione
  3. Infondere fiducia

Suscitare curiosità: chi entra in TikTok, cerca molto più di una singola ‘risposta giusta’. Ogni curiosità e interesse porta a prospettive pertinenti, scoperte inesplorate e azioni nella vita reale, grazie alla perfetta combinazione tra scoperta e mentalità attiva. In effetti, i TikToker sono 1,8 volte più propensi ad accettare che TikTok li introduca a nuovi argomenti che non sapevano nemmeno di apprezzare.

Mai come oggi ci sono state così tante opzioni per scoprire nuove idee o cose, ma in compenso mai è stato così complicato trovare risposte pertinenti. Per i brand, questo significa dover creare contenuti iper-rilevanti, piacevoli e utili che sollecitino ogni tipo di curiosità, anche quella che le community non sapevano di avere.

Innovare la narrazione: il finale della storia può arrivare per primo. E possono svolgersi contemporaneamente più archi narrativi. Le community stanno inventando celebrity e narrazioni immaginarie. Sullo sfondo di una realtà che spesso viene percepita come travolgente, i TikToker hanno accolto e condiviso nella community il cosiddetto #delulu, o conforto illusorio. Radicato nella cultura fandom, #delulu è una miscela di fantasia e manifestazione: adottare una maschera nell’attesa di diventare quel personaggio, a cui il pubblico può attingere, fantasticando sulle proprie speranze, sogni o realtà che si autoproclamamo illusorie.

Dai contenuti co-creati al ‘rimanere fedele a #delulu’, su TikTok, il cambiamento in cui tutti possono avere voce ha liberato per tutti una creatività dove voci diverse, formati e argomenti collaborativi stanno rivoluzionando da capo a piedi tutto ciò che sappiamo sulla narrazione tradizionale.

Sono le strutture narrative più intriganti quelle che fanno andare gli spettatori oltre i primi secondi, scendendo più in profondità nella storia: annunci pensati per incuriosire gli utenti e spingerli a guardare 1,4 volte più a lungo.

Infondere fiducia: tra consumatori e brand continua a esistere un crescente divario di fiducia, che spinge il pubblico a cercare coinvolgimento oltre alla singola vendita. I consumatori sono inoltre alla ricerca di brand che guidino un cambiamento sociale positivo e adottino la trasparenza. Stabilire in modo chiaro fiducia e valori del brand è un fattore non negoziabile. E su TikTok i brand possoono contare su una linea di comunicazione aperta con i consumatori e la propria community.

Per i brand, è fondamentale considerare ogni campagna e ogni contenuto organico come un’opportunità per condividere, ascoltare e apprendere, costruendo insieme fiducia e valori di brand per generare una fedeltà più profonda dentro e fuori la piattaforma. Dopo aver visto un annuncio su TikTok, la fiducia degli spettatori nel brand è superiore del 41%, mentre crescono del 31% le probabilità che i consumatori siano fedeli al brand e del 33% quelle che affermino che il brand è in linea con ciò che sono come persona (rispetto a prima di vedere annunci su TikTok). Un fattore che sta orientando l’azione nella vita reale, così come sulla piattaforma.

Il rapporto è supportato in modo solido dai dati del team Global TikTok Marketing Science, raccolti in numerosi studi di ricerca commissionati da terze parti, i cui approcci sono basati su un mix di metodi che spesso comprendono sondaggi quantitativi online, esposizione a stimoli in un finto ambiente TikTok e/o analisi avanzate. In questo rapporto, ci siamo concentrati sugli studi del 2022 e del 2023, che sono i più rilevanti e innovativi e che parlano delle più ampie forze di tendenza in gioco nel 2023 e nel 2024.

Fonte: youmark.it

Export: i risultati ICE sull’edilizia

Dalle ultime ricerche di ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane attraverso cui il Governo favorisce il consolidamento e lo sviluppo economico/commerciale delle nostre imprese sui mercati esteri- emerge che le esportazioni italiane nel campo delle tecnologie per il settore edile negli Emirati Arabi Uniti (EAU) hanno raggiunto i 60 milioni € nel primo semestre del 2023. Un risultato frutto dell’aumento in volume dell’export pari al 98% nel settore dei materiali da costruzione e delle pietre naturali e del 29,89% in quello delle tecnologie per l’edilizia, rispetto allo stesso periodo del 2022.

Abbiamo portato alla ribalta le eccellenze Made in Italy supportando la presenza di 99 aziende italiane alle fiere internazionali Big 5 Global e Middle East Stone 2023. Alle manifestazioni erano presenti altre 161 realtà 🇮🇹 portando a 260 il totale delle aziende nazionali espositrici.
Si è trattato di due importanti occasioni per presentare le innovazioni nel campo delle tecnologie per la lavorazione delle pietre, dei materiali da costruzione e delle pietre naturali.
I Padiglioni Italiani sono stati organizzati insieme a FINCO – Federazione Industrie per le Costruzioni e Manutenzioni e Confindustria Marmomacchine, con il supporto dell’Ambasciata d’Italia ad Abu Dhabi e del Consolato Generale d’Italia a Dubai.

Fonte: ICE – Italian Trade Agency; LinkedIn

 

 

 

Export: i risultati ICE sulle tecnologie del marmo

Dalle ultime ricerche di ICE -Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane attraverso cui il Governo favorisce il consolidamento e lo sviluppo economico/commerciale delle nostre imprese sui mercati esteri- emerge che l’Italia è il principale fornitore di tecnologie per la lavorazione del marmo in Marocco, con una quota di mercato del 30% (dati Office des Changes Maroc e ISTAT-Eurostat).  Corre l’export di tecnologie per il marmo italiano verso il Marocco, forte di un +64% a settembre 2023 rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 5,8 milioni €.
È stata promossa la collaborazione italo-marocchina nel settore della lavorazione del marmo e dei materiali da costruzione organizzando insieme a Confindustria Marmomacchine una missione di 11 imprese italiane a Casablanca. L’iniziativa, che ha coinvolto anche 30 società marocchine operanti nel settore del marmo, si è sviluppata in tre momenti: la visita tecnica a strutture produttive locali, la formazione in aula svolta dall’Istituto Internazionale del Marmo e una serie di incontri bilaterali tra le imprese dei due Paesi.

Il programma è stato realizzato grazie alla stretta collaborazione con la FMC (Federazione marocchina per i Materiali da Costruzione), l’AMM (Associazione marocchina per il Marmo) e il CETEMCO (Centro tecnologico per i Materiali da Costruzione). Una sinergia tra istituzioni e imprese che evidenzia l’impegno congiunto nel favorire lo sviluppo e la crescita del settore del marmo, promuovendo al contempo scambi commerciali e cooperazione tecnologica tra Italia e Marocco.

Fonte: ICE – Italian Trade Agency; LinkedIn

World Economic Forum: i rischi globali

La disinformazione e i cambiamenti climatici sono stati due temi ampiamente dibattuti durante il World Economic Forum di quest’anno, in quanto identificati dal Global Risk Report 2024 come i primi rischi globali nel breve e lungo termine.

È stato realizzato uno studio in collaborazione con Zurich Insurance Group e Marsh McLennan, il quale, basandosi sulle opinioni di oltre 1.400 esperti di rischi globali, decisori politici e leader del settore, ha evidenziato la necessità di prestare maggiore attenzione alle fake news in vista delle elezioni nei prossimi 2 anni.

Secondo Saadia Zahidi (Ansa), ‘managing director’ del World Economic Forum “un ordine globale instabile, caratterizzato da narrazioni polarizzanti e da insicurezza, l’aggravarsi degli impatti degli eventi climatici estremi e l’incertezza economica stanno accelerando lo sviluppo di alcuni rischi, come quelli legati alla misinformazione e alla disinformazione”.

In particolare, nel breve termine il nesso tra “informazioni falsificate e tensioni sociali” sarà protagonista in occasione delle elezioni che si terranno in diverse importanti economie nei prossimi due anni.
Pesa anche il conflitto armato tra stati, che figura tra le 5 principali preoccupazioni per i prossimi 2 anni.

La ricetta per affrontare i rischi del pianeta, secondo Zahidi, è la collaborazione, come già avvenuto nel corso della pandemia da Covid 19. “I leader mondiali – ha sottolineato – devono unirsi per affrontare le crisi a breve termine e allo stesso tempo gettare le basi per un futuro più resiliente, sostenibile e inclusivo”.

Secondo Carolina Klint, ‘chief commercial officer’ per l’Europa di Marsh McLennan “le scoperte nel campo dell’intelligenza artificiale rivoluzioneranno radicalmente l’outlook dei rischi per le organizzazioni, molte delle quali avranno difficoltà a reagire alle minacce derivanti dalla disinformazione, dalla disintermediazione e dagli errori strategici”.
A suo avviso le aziende devono “affrontare catene di approvvigionamento rese più complesse dalla geopolitica e dai cambiamenti climatici, nonché minacce informatiche dovute a un numero crescente di attori malintenzionati”.
Da qui la necessità di un “impegno costante per costruire la resilienza a livello organizzativo, nazionale e internazionale, nonché una maggiore cooperazione tra settore pubblico e privato”.

Fonte: primaonline.it

Marketing digitale: i trend del 2024

L’evoluzione del Digital nel marketing impone costanti modifiche agli strumenti e ai contenuti.  Da Intelligenza Artificiale (IA) a ChatBot, passando per il Video Marketing Interattivo e il Social Commerce, di seguito riportiamo i 5 marketing trend che domineranno il settore del marketing digitale.

Crescita dell’Intelligenza Artificiale nel Marketing

Nel 2024, ci si aspetta una maggiore integrazione dell’intelligenza artificiale nel marketing digitale. Le aziende utilizzeranno algoritmi avanzati per analizzare i dati dei consumatori, personalizzare le esperienze utente e automatizzare alcune attività di marketing. L’IA contribuirà a migliorare la targhettizzazione, ottimizzare le campagne pubblicitarie e fornire raccomandazioni personalizzate.

Il Videomarketing

I contenuti video continueranno ad essere una componente chiave delle strategie di marketing digitale. Nel 2024 assisteremo a una crescente adozione del video marketing interattivo. Questa tendenza coinvolge gli utenti in modo più attivo attraverso sondaggiquiz, e altre interazioni dirette all’interno dei video.

Ciò aumenterà il coinvolgimento degli utenti e offrirà un’esperienza personalizzata utile a formare community social che condividono valori ed esperienza intorno al brand.

Chatbot e Conversation Marketing

Il rapporto tra aziende e utenti si rivela ogni anno sempre più stretto. Clienti e Prospect desiderano comunicare con brand e aziende in maniera one-to-one. Cresce quindi l’uso dei chatbot e il focus crescente sul conversation marketing come leva strategia.

Il conversation marketing è la chiave per costruire connessioni più profonde con i clienti. Questa evoluzione guarda all’automazione delle conversazioni con strumenti basati sull’intelligenza artificiale, con chatbot e interazioni su misura migliora anche la customer experience.

Crescente Importanza dell’Etica nel Marketing:

Con l’aumento della consapevolezza dei consumatori riguardo alla privacy e alla sicurezza dei dati, nel 2024 si prevede una crescente attenzione all’etica nel marketing digitale. Le aziende saranno chiamate a trasparenza nel modo in cui raccolgono, utilizzano e proteggono i dati dei consumatori. Inoltre le aziende che adotteranno strategie di marketing che promuovono valori etici e sostenibili avranno un impatto positivo sull’immagine del brand.

Crescita del Social Commerce

Il social commerce continuerà a prosperare nel 2024, con sempre più piattaforme social che integreranno funzionalità di acquisto direttamente nelle loro interfacce. I consumatori potranno effettuare acquisti senza lasciare le piattaforme social, semplificando il processo di conversione. Le strategie di marketing dovranno adattarsi a questa evoluzione, concentrandosi su contenuti coinvolgenti e strategie di social media per guidare le vendite dirette attraverso queste piattaforme.

Fonte: accademia.me

Padre Benanti, il nuovo presidente della Commissione AI per l’informazione

“Padre Benanti è il nuovo Presidente della Commissione AI per l’informazione. Professore della Pontificia Università Gregoriana, è l’unico italiano membro del Comitato sull’intelligenza artificiale delle Nazioni Unite. In questi mesi di lavoro ho potuto conoscere la sua competenza e il suo equilibrio. Per questo sono onorato che abbia accettato l’incarico. Torniamo a lavoro dopo le feste natalizie con fiducia e con il desiderio di giungere presto ad una prima relazione da presentare al Premier Meloni e al collega Butti”.

Lo rende noto il sottosegretario all’Editoria, Alberto Barachini, dopo le dimissioni di Giuliano Amato.

Padre Benanti è un teologo e filosofo francescano, nonchè membro del Comitato Onu di esperti sull’Artificial Intelligence sui possibili sviluppi delle “macchine intelligenti” e insegna Etica alla Pontificia Università Gregoriana.

In una recente intervista ai media vaticani, ricorda Adnokronos, Benanti, raccontando del suo incarico all’Onu, spiegava che tra i compiti c’è quello di “valutare i rischi, non solo per le ineguaglianze che possono aumentare, ma perché specialmente nelle ultime forme di Intelligenza Artificiale, come con la ChatGpt – abbiamo una macchina che è capace di “narrare”, capace di raccontare storie e le storie possono contribuire a formare l’opinione pubblica. Questa macchina può dunque essere utilizzata per scopi che non sono esattamente positivi, come quelli di aumentare l’odio sociale o creare nemici laddove non esistono. Una macchina che può influenzare così tanto l’opinione pubblica è chiaramente una macchina da guardare con molta attenzione, soprattutto da quegli organismi che hanno una volontà di collaborare a quella che è la pace globale o a un equo sviluppo”.

Benanti sottolineava poi il ruolo della Chiesa nel dibattito sull’Intelligenza Artificiale: “La Chiesa si capisce come “esperta in umanità”. È un’istituzione che in quanto tale è presente ovunque. Raccogliere e offrire quella che è la vita dell’uomo oggi in tutte le sue grandi aspirazioni, i suoi sogni, ma anche in quelle che sono le sue fragilità e paure, è il primo terreno fertile sul quale la Chiesa offre una riflessione al mondo intero. Ormai dal 2020 il tema abita e tocca in più maniere le riflessioni anche nella Santa Sede. È chiaro che, come tutti i grandi temi, ha bisogno di maturare anche in questo incontro di questa ricchezza di umanità che viene dal basso, dalla presenza pastorale e da questa capacità di riflessione legata anche al Vangelo e alla riflessione teologica. Questa grande attenzione avviene in un momento in cui il Santo Padre ha voluto dare grande rilevanza ad alcuni temi globali, come la cura della Casa comune e la fraternità. Cura della Casa comune e fraternità potrebbero essere due delle grandi prospettive dove la Chiesa porta il suo contributo unico, originale e positivo a questo dibattito”.

“Non serve solo il contributo politico, non serve solo quello industriale. Questo contributo di umanità, di un’umanità che si trova a vivere in un ambiente, in una casa che è il nostro pianeta, e che si trova a vivere da fratelli è un contributo di “umanizzazione” dell’Intelligenza Artificiale, cioè di trasformazione del progresso in autentico sviluppo umano, di cui c’è tanto bisogno oggi”.

EXPORT: I RISULTATI ICE SULL’AGROALIMENTARE

Dalle ultime ricerche di ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane attraverso cui il Governo favorisce il consolidamento e lo sviluppo economico/commerciale delle nostre imprese sui mercati esteri- emerge che l’export italiano nel settore agroalimentare verso la Cina ha raggiunto i 339 milioni € nel 2022. Tra le voci di spicco, caffè, tè, mate e spezie hanno registrato un incremento del 20,82% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 34 milioni di euro. Dati che confermano quanto la Cina sia un importante partner commerciale per i prodotti Made in Italy.

Anche quest’anno l’Agenzia ICE ha organizzato il Padiglione Italiano a Food and Hospitality China (FHC). Abbiamo portato a Shanghai 20 aziende italiane rappresentative dei nostri principali settori alimentari. Alla manifestazione erano presenti altre 20 realtà 🇮🇹 portando a 40 il numero complessivo delle imprese nostrane che hanno potuto presentare le proprie eccellenze a una platea di oltre 150.000 visitatori professionali e 2.500 espositori provenienti da 30 Paesi e Regioni.
Con l’organizzazione della collettiva italiana a FHC Shanghai 2023 rafforziamo le opportunità di business per le nostre aziende in uno dei mercati più interessanti degli ultimi anni.

Fonte: ICE – Italian Trade Agency; LinkedIn

Cosa succede su internet ogni minuto?

Ogni anno, il rapporto “Data Never Sleeps” di Domo fornisce una serie di statistiche sull’utilizzo di Internet e delle app.  Qui di seguito l’infografica che sintetizza quello che succede su Internet ogni minuto nel 2023.

Secondo Domo in particolare va segnalato che: Gli utenti inviano 6.944 richieste ChatGPT ogni minuto, X sta registrando un maggiore coinvolgimento quest’anno, con 360.000 post di utenti ogni minuto, rispetto ai 347.000 del 2022 e gli utenti Amazon spendono più di 455.000 dollari ogni minuto

Fonte: prima.it

ICE punta ad aumentare l’export italiano

Agenzia ICE lavora fianco a fianco con il corpo diplomatico e, insieme a SACE, SIMEST Spa, e CDP Cassa Depositi e Prestiti punta ad aumentare i 626 miliardi di euro dell’export italiano. È importante sostenere le imprese e stare al passo degli imprenditori. Dobbiamo lavorare insieme anche sui limiti normativi per ottimizzare la scelta delle imprese, degli operatori e dei buyers e per massimizzare lo sviluppo del Made in Italy 🇮🇹 all’estero.
L’innovazione e la sostenibilità sono le chiavi per aprire nuovi mercati, come sottolineato dal Presidente ICE Matteo Zoppas, a partire dall’Indocina, dai Balcani e dal Piano Mattei in Africa. Con il Governo stiamo lavorando per rafforzare ulteriormente l’identità di Agenzia ICE, affinché sia riconosciuta ancora di più dalle imprese come un supporto necessario per chiunque voglia operare sui mercati esteri. Grazie anche al contributo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che lavora quotidianamente per creare le migliori condizioni di competitività nel nostro tessuto produttivo.
Fonte: ICE – Italian Trade Agency; LinkedIn

La cucina italiana va nello spazio

Con il progetto “Italian Space Food” la cucina italiana va nello spazio, con due brand simbolo del Made in Italy come Barilla Group e Pastificio Rana e grazie al lavoro del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del Ministro Francesco Lollobrigida e con la collaborazione di Aeronautica Militare, NASA – National Aeronautics and Space Administration ed Axiom Space.

La SpaceEconomy aprirà grandi opportunità per le imprese del Made in Italy.

ICE supporta e accompagna i grandi imprenditori e le piccole e medie imprese verso nuovi mercati che guardano al futuro. Non siamo distanti dalla progettazione di nuove stazioni spaziali che sostituiranno la ISS, lunari e addirittura marziali. Tutto ciò che viene prodotto oggi dovrà essere reinventato per l’utilizzo nello spazio. Rendere autonome le strutture remote diventa una grande opportunità per occupare il business che sorgerà a valle della “new space economy”. Dal cibo alle nuove forme di coltivazione e agricoltura nello spazio, dalla mobilità alla salute fino allo sport. Tutti i settori avranno opportunità di sviluppo. Veri e propri nuovi mercati che oggi non esistono.

Il settore aerospaziale italiano conta circa 7 miliardi di euro di export, e la nuova space economy mondiale si stima passerà dai circa 450 ai 600 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni. Se a questo aggiungiamo le nuove applicazioni e esigenze che accompagnerà lo sviluppo del comparto, si apriranno infiniti spazi per l’esportazione.

Lo ha evidenziato il Presidente di Agenzia ICE Matteo Zoppas nel corso dell’evento all’Ambasciata italiana a Washington.

Fonte: ICE – Italian Trade Agency; LinkedIn