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Come cambia il mondo del lavoro, tra reskilling o upskilling e digital trasformation

Milano, 20 gennaio 2022 – Le professioni maggiormente in ascesa nel mondo del lavoro in Italia oggi riguardano principalmente l’informatica e in generale il mondo digitale.

Secondo una classifica stilata da LinkedIn (fonte: PMI) le 25 professioni più richieste in Italia sono: Ingegnere robotico, Ingegnere del machine learning, Cloud architect, Data engineer, Sustainability manager, Consulente di data management, Analista delle risorse umane, Talent acquisition specialist, Software account executive, Cyber security specialist, Banker, Data scientist, Sviluppatore back-end, Product Manager, Clinic manager, Consulente di vendita al dettaglio o Retail sales consultant, Business developer, Client manager, Gestore degli investimenti o Investment manager, Ingegnere full stack indicato anche come Full stack engineer, Infrastructure architect, Payroll specialist o Specialista buste paga, Sviluppatore front-end o Front-end developer, Consulente ERP (Enterprise Resources Planning) o Consulente di pianificazione delle risorse aziendali, Addetto all’assistenza dei clienti indicato anche come Addetto al servizio clienti, Addetto al customer service.

Al di là degli inglesismi, la digitalizzazione di processo sta trasformando il mondo del lavoro. Alcune professioni infatti stanno scomparendo e molte si stanno trasformando ed evolvendo con l’avvento di mezzi digitali e macchinari sempre più sofisticati ed automatizzati.

A questo proposito è rilevante l’analisi fatta dal World Economic Forum 2020, secondo il quale circa il 40% dei lavoratori del nostro paese sarà costretto a breve a fare reskilling o upskilling, ovvero a rivedere o migliorare le competenze ed i mezzi lavorativi nell’ambito della propria professione, in un’ottica sempre più digitalizzata.

Si sa di fatto che siamo in un periodo in continua evoluzione per quanto riguarda il digitale, che dovremo imparare ad accettare sempre più nella nostra vita ed in particolare appunto nel mondo del lavoro. Questo però dovrà essere fatto con saggezza e consapevolezza, sfruttando in questo modo le nuove tecnologie a nostro vantaggio, cercando di evitare gli effetti negativi che esse possono portare (come la diminuzione di posti di lavoro), rimanendo consapevoli però che non in tutte le professioni queste possono essere adottate, perché fondamentale resta e deve restare la componente umana nel lavoro.

 

Articolo di Marco Provato