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IL CIBO? NON PIÙ SOLO PIACERE E BENESSERE, MA INDICATORE SOCIO-POLITICO ED ECONOMICO

Analisi qualitativa dell’Università Bicocca, elaborata anche con i dati raccolti da L’Eco della Stampa e Istituto Piepoli al VII Festival del Giornalismo Alimentare di Torino

Torino, 1 giugno 2022 – “Il cibo nei media assume un ruolo centrale nel dibattito socio economico recuperando la sua dimensione di oggetto come bene strategico a valenza geopolitica, liberandosi della dimensione edonistica legata alla qualità, al piacere e al costume” lo afferma la dottoressa Laura Prosperi docente dell’Università Bicocca di Milano, Coordinatrice del Master Cibo e Società: innovare pratiche, politiche e mercati alimentari.

L’Università Bicocca, partendo dall’analisi quali-quantitativa legata alla presenza del cibo nei media, fornita da L’Eco della Stampa e Istituto Piepoli, al VII Festival del Giornalismo Alimentare di Torino, ha presentato un Report sull’informazione alimentare evidenziando su come la stampa si relaziona all’alimentazione non solo dal punto di vista della salute e del costume, ma anche dal punto di vista economico, legato al tema della guerra e al caporalato.
I cereali, in riferimento al periodo della guerra in Ucraina, diventano lo snodo centrale del dibattito socio economico. Nonostante ci sia molta informazione sul cibo come strumento di negoziazione per la guerra, i media tendono a non trattare questioni fondamentali legate alla qualità dello stoccaggio dei cereali già raccolti oppure quella della produzione durante i bombardamenti.

Un’altra analisi approfondisce invece il legame tra cibo e il caporalato, un tema familiare alla cronaca e ai media italiani, ma che la stampa non perde occasione di commentare e disconoscere costantemente. Il caporalato è un problema sistemico che ormai coinvolge tutta l’Italia, senza alcuna distinzione tra nord e sud, e che sconfina in diversi ambiti quali l’agricoltura, la logistica e mondo manifatturiero. I media di fronte a un problema così sistemico registrano un ritardo di linguaggio che devia dalle condizioni di lavoro che favoriscono incidenti.

Collegandosi ai dati de L’Eco della Stampa che ha messo in evidenza come nei media, nell’ambito della salute, la dieta mediterranea sia quella più citata, la dottoressa Paola Palestini, Direttrice del Master di Alimentazione e Dietetica Applicata, ha spiegato come i media possano influenzare le scelte alimentari proponendo soluzioni e buone pratiche dell’alimentazione. L’obesità e alcol, problema grave soprattutto nei giovani, dovrebbero essere temi più approfonditi “Se ne parla, ma se ne dovrebbe parlare di più” afferma la Direttrice. L’obesità, che anche secondo l’indagine fatta da Piepoli preoccupa di più gli italiani, colpisce soprattutto la popolazione a più basso indice di educazione. Il problema più preoccupante riguarda i bambini, nei riguardi dei quali, a detta di Palestini, i media dovrebbero essere parte attiva nel registrare un dibattito sul tema e non solo cercare di limitare le conseguenze dei fattori cosiddetti obesogeni, come le visioni di alcuni spot in determinati orari.

Dal punto di vista del costume si è espressa la dottoressa Roberta Dameno, docente di Giurisprudenza all’Università Bicocca che ha evidenziato come il cibo sia diventato una questione economica anche dal punto di vista del costume. A dimostrarlo è il grafico che analizza i top dieci eventi sul cibo nel report de L’Eco della Stampa, in cui il secondo, terzo e quarto posto sono occupati da Cibus, Macfrut e Sigep, manifestazioni strettamente legate agli operatori di settore e non destinate ai consumatori. La promozione e la gestione della comunicazione in modo efficace permettono a eventi più giovani, come la Milano Wine Week, di essere conosciuti al di fuori della provincia, oltre che al cibo di essere un metro economico sia per lo sviluppo turistico ed enogastronomico del territorio, sia per la promozione dell’internazionalizzazione.

La collaborazione tra L’Eco della Stampa, Istituto Piepoli e l’Università Bicocca ha permesso di fornire una base di dati quantitativi alla ricerca grazie allo studio di 5.000 testate nazionali, oltre 20.000 siti web in lingua italiana e oltre 150 canali ed emittenti nazionali, necessarie per un approfondita valutazione socio economica e politica dei dati rispetto ai trend attuali.

 

Azienda

L’Eco della Stampa è la maggiore impresa italiana di media monitoring e tra i più importanti operatori europei del settore. Dal 1901 al servizio del settore dell’informazione, L’Eco della Stampa monitora costantemente tutti i media (stampa, web, televisione, radio e social media) per informare migliaia di società e organizzazioni sulla base di dati certi, sfruttando le tecnologie più avanzate e il personale più qualificato. Il servizio di media analysis quantitativa e qualitativa fornisce inoltre informazioni ad alto valore aggiunto in grado di potenziare i processi di decision making aziendali. La capillarità della copertura mediatica unita alla professionalità di un team di oltre 180 persone supportate da avanzati sistemi di AI e semantica, assicura un servizio di grande qualità che si adatta a realtà di qualsiasi dimensione.

In allegato il Report completo elaborato da L’Eco della Stampa

Media and Food 2022_REPORT_L’ECO DELLA STAMPA_.pdf

Per informazioni e interviste
WIP Consulting per L’Eco della Stampa
ufficiostampa@wipconsulting.it
Federica Forcella
Mob: 3491258711
Beatrice Zamboni
Mob: 3452810266