Italia 2° fornitore di tecnologie per la plastica in Marocco

Nel corso del 2022 il Marocco ha importato tecnologie per la plastica per un valore di 141 milioni di euro, con la Cina che rappresentava il principale fornitore con il 32% del mercato. L’Italia si è classificata al secondo posto con il 12% del mercato, seguita dalla Spagna e dalla Germania. Tuttavia, i dati del primo trimestre di quest’anno rivelano che l’Italia ha guadagnato ulteriore terreno, raggiungendo una quota di mercato del 15%. Le esportazioni italiane verso il Marocco nel 2022 hanno raggiunto un valore di 21 milioni di euro, secondo i dati forniti dall’Istat/Eurostat. Pur rappresentando ancora una piccola parte del mercato marocchino, l’Italia si posiziona come uno dei principali fornitori di tecnologie per la lavorazione della plastica e della gomma a livello globale.

 

Fonte: ICE – Italian Trade Agency; LinkedIn

Oreficeria: Italia al 1° posto tra i fornitori della Corea del Sud

Le importazioni coreane di articoli di oreficeria dal mondo nel 2022 hanno raggiunto il valore di 1,07 miliardi di dollari, registrando un aumento del 14% rispetto all’anno precedente. L’Italia è il principale fornitore di oreficeria di alta fascia per la Corea, con quota del 30% delle importazioni nel paese nel 2022. I prodotti di alta oreficeria italiani importati hanno un valore di 321.9 milioni di dollari (+15,25% rispetto al 2021), e rappresentano il 90% del totale delle importazioni coreane dall’Italia nel comparto gioielleria (incluse le pietre preziose e prodotti in altri metalli preziosi) che nel 2022 hanno raggiunto i 370 milioni di dollari con un incremento del +18,82% rispetto al 2021.

Per promuovere l’esportazione di gioielleria e oreficeria Made in Italy nel promettente mercato coreano l’Agenzia ICE, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e l’Ambasciata d’Italia a Seoul, ha organizzato l’Italian Jewelry Workshop a Seoul.

 

Fonte: ICE – Italian Trade Agency; LinkedIn

USA: successo per le macchine utensili italiane

Il settore delle macchine utensili italiane ha ottenuto un notevole successo nel mercato americano nel corso del 2022, registrando una crescita straordinaria del 43,5% nell’export verso gli Stati Uniti. L’importo totale delle vendite ha superato la soglia dei 482 milioni di euro, consentendo all’Italia di confermarsi come il quarto fornitore principale di macchine utensili per gli USA, con una quota del 7,9%.

 

Fonte: ICE – Italian Trade Agency; LinkedIn

Giappone: aumentano le importazioni di prodotti agroalimentari italiani

Nel panorama delle importazioni agroalimentari giapponesi, l’Italia ha evidenziato una tendenza particolarmente positiva nel 2022, raggiungendo un valore di 140 miliardi di yen (circa 1 miliardo di Euro), in aumento del 18,8% rispetto all’anno precedente e posizionandosi al 18° posto tra i paesi fornitori nel mercato nipponico, con una quota dell’1,6%. Nello specifico, per quanto riguarda i formaggi, il nostro Paese si colloca al quinto posto tra i principali fornitori del Giappone, con le importazioni cresciute del 33% rispetto all’anno precedente e un valore di circa 13,7 miliardi di yen (circa 90 milioni di Euro).

Agenzia ICE ha recentemente organizzato a Tokyo la “Borsa Formaggi”, un evento dedicato esclusivamente ai formaggi e prodotti caseari italiani, alla quale le aziende partecipanti hanno presentato oltre 60 tipologie di formaggi e prodotti caseari. Questo workshop ha adottato la formula del trade walkaround tasting, attirando l’attenzione degli operatori del settore, che hanno avuto l’opportunità di degustare una selezione esclusiva di formaggi italiani di alta qualità e di incontrare direttamente produttori e importatori in incontri B2B informali.

 

Fonte: ICE – Italian Trade Agency; LinkedIn

Italia: meta privilegiata degli investimenti indiani

Secondo i dati forniti dalla Banca d’Italia – Eurosistema, nel 2021 gli investimenti indiani in Italia hanno raggiunto un valore di 89 milioni di euro: dato è indicativo della fiducia che le aziende indiane hanno riposto nell’economia italiana, riconoscendo le opportunità di crescita e sviluppo offerte dal nostro Paese
Nel 2022 l’interscambio commerciale tra 🇮🇹 e 🇮🇳 ha raggiunto livelli record, con un valore di quasi 15 miliardi di euro.

Per promuovere ulteriormente il nostro Paese come meta privilegiata per gli investimenti indiani, ICE ha organizzato “Invest in Italy Forum” a Mumbai. Si è trattato del primo evento di tale portata organizzato in India per promuovere gli investimenti provenienti dal subcontinente indiano verso l’Italia, con un riscontro molto positivo evidenziato dalla partecipazione di oltre 120 rappresentanti dei principali gruppi industriali, conglomerati, fondi di investimento e potenziali investitori indiani.

 

Fonte: ICE – Italian Trade Agency; LinkedIn

 

SACE e il Comitato superiore per l’Export Credit della Repubblica dell’Iraq a supporto dei progetti ad alto impatto sociale

SACE annuncia un nuovo importante accordo e un’iniziativa di business matching con il Comitato Superiore per il Credito all’Esportazione della Repubblica dell’Iraq a sostegno della cooperazione tra i due Paesi, per la realizzazione di progetti ad alto impatto sociale in Iraq che coinvolgano aziende italiane in settori quali infrastrutture, farmaceutico, produzione di vetro, alimentare e abitativo.

L’accordo è stato possibile grazie al sostegno dell’Ambasciatore d’Italia a Baghdad Maurizio Greganti. Le controparti si sono impegnate a sviluppare un Open Multitied Framework per sostenere fino a 1 miliardo di euro di nuovi progetti e SACE valuterà l’opportunità di assicurare le strutture italiane per l’export con il Ministero delle Finanze iracheno in qualità di garante.

Dopo la firma, SACE ha ospitato un incontro di Business Matching tra 25 aziende operanti in Iraq, la delegazione del Governo iracheno e della Trade Bank e oltre 40 aziende italiane che operano nella catena del valore prevista dall’accordo.

“Siamo orgogliosi di sostenere le opportunità commerciali e di business tra Italia e Iraq, facilitando l’accesso alle tecnologie, ai prodotti e al know-how italiani per la realizzazione di progetti ad alto impatto sociale in Iraq – ha dichiarato Alessandra Ricci, Amministratore Delegato di SACE – Questa iniziativa comporta un enorme potenziale di business e benefici concreti per tutte le comunità coinvolte”.

“Il governo iracheno ha compiuto importanti e coraggiosi passi in avanti per implementare un programma di export credit a supporto del settore privato. Le leggi e la normativa per rilasciare garanzie sovrane fino a un trilione di dinari a copertura dei finanziamenti per l’industria è un impegno necessario per consentire lo sviluppo del nostro sistema produttivo – ha dichiarato S.E. Dr. Mohammed Al Darraji, Consigliere Tecnico del Primo Ministro e Presidente del Comitato Superiore per il Credito all’Esportazione della Repubblica dell’Iraq – L’auspicio è che le nostre imprese possano realizzare una collaborazione di successo, cogliendo le opportunità offerte da questo programma e dalle ottime relazioni tra  Italia e Iraq”.

 

Fonte: SACE

Presentata alla Farnesina la nuova operatività del Fondo 394

È stata presentata oggi a Roma, presso la Farnesina, la nuova operatività del Fondo 394, lo strumento gestito da SIMEST in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri per finanziare gli investimenti per la crescita estera delle imprese italiane. Ad aprire l’evento è stato un intervento del vice premier e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.

Il fondo, che avrà una dotazione di 4 miliardi di Euro dedicati in prevalenza alle PMI, sosterrà per la prima volta gli investimenti per la transizione ecologica e digitale, e per il rafforzamento della solidità patrimoniale delle imprese con vocazione internazionale. Inoltre, nel piano saranno previsti benefici per le imprese delle filiere produttive votate all’export, per le imprese impattate da rincari dei costi energetici e saranno previste condizioni dedicate per le imprese con interessi diretti in aree strategiche per il Made in Italy e per quelle localizzate nei territori colpiti dalla recente alluvione in Emilia-Romagna.

“Daremo accesso a finanziamenti ad un tasso molto basso (0,464%); questo per noi è uno degli elementi indispensabili affinché le aziende possano approcciarsi a dei finanziamenti. È una misura che vuole stimolare gli investimenti per una rinnovata competitività internazionale, soprattutto per quanto riguarda la transizione ecologica e digitale. Teniamo particolarmente a questa misura, perché oltre a presentare delle condizioni molto agevolate, è rivolta a tutte le aziende della filiera; si tratta di una novità assoluta. Vogliamo che ogni genere di impresa italiana possa crescere ed investire nel motore di crescita del nostro Paese e del Made in Italy” ha dichiarato Regina Corradini D’Arienzo, Amministratrice Delegata di Simest.

Nel corso dell’evento è stato firmato, dal Presidente di SIMEST, Pasquale Salzano, e dal Presidente ICE, Matteo Zoppas, un accordo di collaborazione SIMEST-ICE volto a favorire la conoscenza ed il migliore utilizzo, da parte del tessuto produttivo, dei servizi per l’internazionalizzazione delle due società.

Pasquale Salzano, Presidente Simest, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “L’evoluzione dell’impegno di SIMEST in favore delle imprese italiane è frutto di un’importante azione di coordinamento fra tutte le istituzioni del Sistema Paese sotto l’efficace guida del Ministero degli Esteri. Grazie a questa attività di direzione, siamo dunque riusciti a rinnovare completamente la nostra azione in favore del tessuto produttivo, rafforzando la nostra missione che è quella di far crescere le imprese all’estero rendendole quindi più forti in Italia. La firma dell’intesa con ICE, s’inserisce dunque in questo quadro di profondo rinnovamento di cui siamo parte attiva. Si tratta infatti del primo accordo che le due società abbiano mai firmato. Un’intesa che pone le basi per una più stretta ed efficace collaborazione fra due attori primari dell’internazionalizzazione, a beneficio della crescita all’estero del Made in Italy”.

Attraverso il Fondo 394 gestito da SIMEST saranno a disposizione delle imprese finanziamenti a tassi agevolati, fino allo 0,464% (tasso luglio 2023), a cui si potrà aggiungere una quota di cofinanziamento a fondo perduto fino al 10%. Le imprese, in particolare, potranno presentare domanda di finanziamento a partire dal 27 luglio alle ore 9:00 sul Portale SIMEST.

 

Fonte: Askanews

Primo semestre 2023: il punto congiunturale sul commercio mondiale

La congiuntura della domanda mondiale restituisce un quadro di luci e ombre: nei primi sei mesi del nuovo anno continua la frenata della domanda mondiale di beni, ma non registra un peggioramento.

La disponibilità delle pre-stime ExportPlanning relative al primo semestre 2023 permette di documentare la situazione congiunturale del commercio mondiale di beni, in un contesto internazionale dove lo spettro dell’incertezza rimane ancora considerevole.
Come raccontato a più riprese, la domanda mondiale di manufatti ha registrato nel corso del 2022 un sostanziale rallentamento del proprio ritmo di crescita, intervenuto soprattutto a partire dagli ultimi mesi dello scorso anno, quando, per la prima volta dall’avvio del nuovo ciclo di espansione post-pandemico, è entrato in territorio negativo.
I dati raccolti da ExportPlanning e dal Central Planning Bureau permettono di documentare come la domanda di beni abbia registrato un vigoroso recupero post-pandemia, per poi convergere verso una progressiva normalizzazione nel corso dei mesi successivi. La frenata più intensa è stata però accusata soprattutto nella seconda metà del 2022, fino a entrare in territorio negativo a cavallo tra la fine dello scorso anno e l’inizio del nuovo. Pur a fronte di un ridimensionamento sostanziale del ritmo di crescita, è interessante evidenziare come nei primi sei mesi del 2023 non si sia registrata un’intensificazione ulteriore del ritmo recessivo, che si è invece mantenuto sui valori di inizio anno.

Complessivamente, le pre-stime ExportPlanning testimoniano infatti un variazione tendenziale della domanda mondiale del -2.3% nei primi sei mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a fronte di una variazione del -2.6% nel primo trimestre e del -2.1% nel secondo.

A sostegno di tale evidenze, anche i segnali ricavabili dal Purchasing Managers Index manifatturiero globale, indicatore “real-time” della prestazione economica, che sintetizza le prospettive in merito ai livelli di attività industriale, sulla base delle dichiarazioni di acquisto delle imprese. In linea al deterioramento dell’attività manifatturiera globale, sin dall’autunno 2022 l’indicatore si è stabilmente collocato su valori inferiori alla soglia di 50.
Particolarmente significativa risulta essere la componente New Export Orders del Global Manufacturing PMI, indicatore anticipatore della dinamica del commercio globale di manufatti. Sebbene anch’esso si collochi stabilmente al di sotto della soglia di espansione, non ha registrato un peggioramento delle aspettative nel corso dei mesi più recenti, anzi, a partire dalla primavera, si è evidenziato un parziale avanzamento.

Complice la ripresa dei livelli di attività cinese nel corso della primavera del 2023, la frenata del domanda mondiale non ha quindi registrato un’intensificazione del proprio ritmo recessivo, e questo costituisce un punto di luce in un quadro di ombre nell’attuale congiuntura. La domanda mondiale di beni quindi rallenta fortemente, in linea all’attività economica manifatturiera, ma sembra resistere più del previsto.
Tuttavia, lo scenario internazionale rimane ancora fortemente fragile e incerto.
A pesare maggiormente sull’outlook economico è un’inflazione più persistente di quanto inizialmente ipotizzato e gli effetti di trasferimento sull’economia reale del conseguente inasprimento della politica monetaria da parte delle maggiori banche centrali mondiali.
Inoltre, le dinamiche congiunturali suggeriscono un quadro del rallentamento con impatto differenziato in termini geografici e settoriali, che rende il monitoraggio delle informazioni disponibili una leva strategica fondamentale per le imprese.

 

Fonte: Marzia Moccia, ExportPlanning

Packaging: Italia principale fornitore del Senegal per macchine e tecnologie

Nel 2022 l’Italia si è affermata come principale fornitore del Senegal per macchine e tecnologie per il packaging, con un valore di 12,5 milioni di euro e una quota di mercato del 45%, che supera Cina e Francia. Un dato che riflette una crescita addirittura del 72% rispetto al 2021.

Sempre in riferimento allo scorso anno, l’interscambio complessivo tra i due paesi si è attestato a quota €271 mln, frutto anche di una presenza imprenditoriale italiana nel paese africano in costante crescita e favorita dalla presenza di una vivace comunità italo-senegalese: attualmente, sono attive oltre 50 aziende italiane in Senegal.

 

Fonte: ICE – Italian Trade Agency; LinkedIn

Nuovo accordo di collaborazione tra ICE e SIMEST

Il Presidente di SIMEST Pasquale Salzano e il Presidente di ICE – Agenzia/ITA – Italian Trade Agency Matteo Zoppas hanno sottoscritto oggi (19luglio 2023) alla Farnesina un accordo di collaborazione per favorire conoscenza e migliore utilizzo – da parte delle imprese italiane – dei servizi per l’internazionalizzazione delle due società.

Un ulteriore passo per il supporto e la promozione delle aziende italiane che vogliono approcciarsi ai mercati internazionali.

Fonte: ICE – Italian Trade Agency; LinkedIn